Firmato in basso a destra: «P.A. BAUDOUIN» In cornice francese coeva con cimasa decorata.Provenienza: Collezione d’arte privata francese.L’opera é accompagnata dall’expertise di Renaud Temperini, 15 giugno 2009.Bibliografia di confronto: Emmanuel Bocher, Pierre Antoine Baudouin. Le catalogue raisonné, Paris 1875, 21.IV.Pierre Antoine Baudouin, pittore francese di epoca rocaille dal vivace talento, inizia la sua attività nella bottega del celeberrimo artista settecentesco François Boucher, protetto dalla favorita del Re Luigi XV le Bien-Aimé di Francia, la marchesa di Pompadour. Allievo prediletto del maestro, nel 1758 ne sposa la figlia più giovane, Marie-Élisabeth Boucher.Baudouin è noto soprattutto per la sua prolifica produzione di dipinti ad olio e soprattutto per l’intensa attività grafica comprendente disegni, acquerelli, gouaches e miniature.Nel 1761 debutta al Salon de Paris, dove espone nuovamente nel 1763, 1765, 1767 e 1769. Il 20 agosto 1763 viene invece accolto, su intercessione dell’ex maestro e suocero Boucher a l’Académie Royale, presentando come saggio una miniatura di piccolo formato realizzata con la tecnica a gouache dal soggetto storico: Phryné accusée d’impiété devant l’aéropage d’Athènes (“Frine accusata d’empietà davanti l’areopago di Atene”, Paris, Musée du Louvre), exemplum per eccellenza delle sue qualità artistiche. L’artista francese metabolizza e rielabora personalmente lo stile voluttuoso e piccante del Boucher, costantemente sul fil rouge di una pudica, lieve sensualità, tema cardinale del secolo XVIII.Artista senza dubbio audace e quasi sfrontato per il gusto corrente, all’epoca seppur considerato comunque audace, come il maestro Boucher, incontra il gusto rococò della società dell’epoca, suscitando però al contempo alcune critiche soprattutto negli ambienti ecclesiastici e moralistici. Denis Diderot, amico intimo del pittore, ci ha lasciato dei commenti critici spirituali e poetici riguardo i quadri esposti ai Salons del 1755 e del 1756. se nota ad esempio l’abitudine di prendere a soggetto solo: «i piccoli padroni, le amanti, gli abati senza importanza, i pettirossi, i grandi finanzieri e altri personaggi senza moralità», al contempo ci tramanda un ritratto psicologico dell’amico lucido ed affezionato al contempo “un tipo simpatico, dal carattere affabile, pieno di spirito e certe volte incline a condurre una vita dissoluta. ma che ho da temere, mia moglie ha più di quarantacinque anni!”Se molte sue opere sono in effetti ispirate a scene galanti di amore pastorale, agli attimi fugaci di complici amanti, alla realtà più intima, quasi sussurrata, della vita di corte, altre si distinguono per un differente trattamento dei soggetti, trattati con dolcezza ed intima partecipazione.Emblematico è il quadro intitolato Le modèle honnete (“La modella onesta” esposta al Salon de Paris nel 1769 (gouache e grafite su pergamena, Washington, National Gallery of Art) in cui l’attenzione alle tematiche morali denota l’insegnamento di Jean-Baptiste Greuze, artista celebre per il tono moraleggiante delle sue opere. Baudouin riceve commissioni da importanti collezionisti come il marchese di Marigny, per cui dipinge “La sposa riservata” (opera non identificata), dimostrando di essere un Maestro conosciuto e apprezzato negli ambienti dell’alta società parigina. Il Marchese, infatti, fratello di Madame de Pompadour, ricopre in questi anni la carica di direttore generale dei Bâtiments du Roi.Pochi artisti come Baudouin sono stati così tanto riprodotti tramite le incisioni, che hanno avuto un notevole successo contribuendo ad accrescere, anche dopo la sua morte, la fama e la diffusione delle sue invenzioni presso i più raffinati collezionisti ed intenditori d’arte del passato e del mondo contemporaneo.Brillante e vivace artista, Baudouin esprime in quest’opera il grande talento per composizioni dal soggetto frivolo e licenzioso.Interprete d’eccellenza del gusto rococò, diffusosi nella Francia del primo Settecento, il pittore parigino colloca la scena in un raffinato interno domestico, dove la cura dei dettagli e la sontuosità dell’arredo, con un letto a baldacchino, denotano un contesto altoborghese od aristocratico.Il titolo ironizza amabilmente sul tema: la sposa è “indiscreta” in quanto, nascondendosi nella penombra, coglie il marito che tenta un approccio galante con la domestica che stava riassestando la stanza da letto: il materasso è infatti appoggiato sul mobile di destra. La fugacità del momento è resa tramite il copriletto svolazzante e gli accessori lasciati cadere a terra, tra cui si riconosce la cuffietta della donna.L’épouse indiscrète è un soggetto molto amato da Baudouin che lo ha trattato più di una volta anche con la tecnica della gouache (Parigi, Musée des Arts décoratifs. Collezioni private, cft. E. Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs, Nouvelle edition Grund, Parigi 1999, vol. I, p. 874). Di quest’opera esiste inoltre un bozzetto ad olio su tela (38 x 31 cm) conservato presso il Musée des Beaux-Arts André Malraux di Le Havre (Francia).Il grande successo di cui godette questa invenzione dell’artista è testimoniato dall’incisione che ne trasse Nicolas De Launay nel 1771, una stampa nota in molteplici esemplari confluiti in collezioni museali (si citano come esempio: l’acquaforte su carta, “ultimo stato”, British Museum, Londra, Registration number 1875, 0710.2641 e l’incisione, Kupferstich-Kabinett, Dresda, Inv. n. 1771-4961).L’opera è stata studiata ed autenticata da Renaud Temperini, che la ha visionata dal vivo, ritenendola per il soggetto ed il trattamento pittorico totalmente autografa. Analizzandola da un punto di vista stilistico si osserva infatti come il colore sia steso con leggere e fluide pennellate, che testimoniano le notevoli capacità espressive dell’artista. Di grande effetto è anche l’uso della luce che irrompe dalla finestra mettendo in evidenza la narrazione principale in primo piano.