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ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO

FRAGONARD JEAN HONORE' (1732 - 1806) : La lettura.  - Asta ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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FRAGONARD JEAN HONORE' (1732 - 1806)

La lettura.

 Firmato sul libro: “ HFragonard” 1767 circaProvenienza: Collezione d’arte privata francese.L'opera è accompagnata dalla scheda a cura di Renaud Temperini (Parigi, 15 giugno 2009).Secondo informazioni della proprietà il dipinto era accompagnato dagli expertise di Hermann Voss (Monaco, 2 giugno 1946. Friedrich Winkler (Berlino, 7 aprile 1947). Wilhelm von Bode (Berlino, post 1947). L’opera è stata pubblicata e riprodotta in un libro in lingua tedesca, “Monografia su Fragonard” , Berlino [post 1947], catalogo n. 526, dipinto riprodotto alla figura n. 12.Nato in un piccolo borgo della Provenza francese, il giovane Fragonard si trasferisce nella capitale per compiere l’apprendistato presso uno studio notarile, finché, all’età di diciotto anni, il suo talento artistico viene notato da François Boucher, che lo introduce presso l’atelier di Jean-Siméon Chardin. Dopo alcuni mesi di formazione, Boucher, sorpreso dai progressi compiuti dal giovane artista, lo accoglie come suo allievo e lo invita nel 1752 a concorre per il Prix de Rome, che vince con l’opera intitolata Jéroboam sacrifiant aux idoles (Parigi, École Nationale Supérieure des Beaux-Arts).In questo periodo Fragonard realizza dipinti decorativi di soggetto mitologico, allegorico e scene di genere, caratterizzati dall’immediatezza del tratto e l’esuberanza dello stile che lo distinguerà dal Boucher.L’anno dopo entra a l’École Royale des Elèves Protégés, scuola d’arte che ricopre il ruolo di completamento della formazione dei giovani artisti prima della loro partenza per Roma. Il suo primo soggiorno in Italia (1756-1761) è di vitale importanza per la sua formazione: studia con attenzione Pietro da Cortona, Luca Giordano e GianbattistaTiepolo, di cui subisce l’influsso a livello tonale e formale.Il viaggio diviene pure l’occasione per osservare i paesaggi naturali: visita quei nobili giardini che negli anni successivi saranno l’ambientazione di innumerevoli scene galanti, come la celebre opera intitolata La balançoire (National Gallery di Washington). L’ipotesi di un viaggio nei Paesi Bassi non è stata ancora confermata da prova documentaria, ma è indubbio che in questo periodo Fragonard approfondisce la comprensione dell’arte olandese e subisce l’influenza della pittura di Rembrandt e di Franz Hals, derivando dall’uno gli arditi effetti di luce e dall’altro la freschezza del tocco, elementi che rinnovano il suo stile divenendone tratti distintivi dell’intera produzione.Rientrato a Parigi, viene accolto come un pittore celebre e riconosciuto. nel 1765 presenta al Salon, come saggio di ammissione all’Accademia, Coresus et Callirhoé, (Parigi, Louvre), dipinto che riscuote un successo clamoroso, tale da essere acquistato dal Re Luigi XV, onore che gli permette di ottenere uno studio ed un alloggio privato all’interno del palazzo del Louvre.La sua aspirazione di divenire un pittore di storia non ha seguito, abbandonandone poco tempo dopo il tema, negandosi dalle esposizioni ufficiali e rinunciando agli onori dell’Accademia.Nella seconda metà del secolo diventa infatti preminente interprete dello zeitgeist e della classe aristocratica, ricevendo commissioni che lo consacreranno come l’esponente per eccellenza dello stile rocaille: ambientate in raffinati interni o in eleganti giardini, le opere di questo periodo sono animate da personaggi piccanti e seducenti.L’attività produttiva dell’artista declina con i cambiamenti di gusto, indirizzati verso una maggiore severità linguistica con lo scoppio della Rivoluzione Francese, per poi conoscere una fortuna critica che risulta intramontabile a partire dalla metà del XIX secolo sino ad oggi.L’opera, firmata sul libro, è di altissima qualità ed in perfetto stato di conservazione. viene rappresentata una giovane donna assorta nella lettura di un testo, accompagnata da un cagnolino che rivolge lo sguardo verso lo spettatore, simbolo di fedeltà. Il tema della lettura è frequente nella produzione artistica di Jean-Honoré Fragonard: celeberrimo il quadro intitolato “La lettrice” del 1776, (81 x 65 cm, Washington, National Gallery of Art).Nel dipinto si apprezza la dolcezza dell’espressione della donna, elegantemente iscritta in un ovale e ritratta a mezzo busto, la delicatezza della resa della pettinatura, i capelli serici trattenuti da una cuffietta cinta da un filo di perle, in pendant con il vezzo che le cinge la morbida gola.L’abito, di foggia vagamente antiquata di gusto neoseicentesco, viene trattato con l’abituale maestria del pittore nel rendere i contrasti delle materie e dei colori, in questo caso il rosso lieu-de-vin, rischiarato dai merletti dell’alto colletto e delle maniche a tre quarti, come la borsetta gialla al polso ed il lucore delle perle, per risaltare l’incarnato serico della modella. Fragonard, che è stato il pittore della gioia e dell’intensità del vivere e l’ultimo grande esponente del Rococò francese, restituisce il sentimento di letizia che dà alla giovane la lettura del libro.La composizione è sapientemente basata sul gioco delle diagonali. la pittura è fluida, con tocchi veloci, tipica dell’artista.Dopo avere valutato l’opera dal vivo (20 aprile 2009), Renaud Temperini ne ha confermato la completa autenticità (15 giugno 2009) e ha proposto una datazione verso il 1767, per analogie stilistiche con il dipinto “Ritratto di una cantante che tiene uno spartito musicale” (Paris, Musée du Louvre) e con un’analoga tipologia di colletto bianco “alla Maria dei Medici” che Fragonard può avere osservato nell’opera di Rubens nello stesso anno. La proposta di datazione trova conferma anche nel fatto che dagli anni '70 il Maestro francese si consacra a soggetti di tono più leggero. Prima dell’autenticazione di Temperini, l’opera era già stata espertizzata da importanti studiosi quali Hermann Voss (Monaco, 2 giugno 1946) e Friedrich Winkler (Berlino, 7 aprile 1947), per essere ulteriormente confermata da Wilhelm von Bode (Berlino, post 1947) ed è stata pubblicata e riprodotta in una monografia dedicata all’artista in tedesco.

ASTA 311 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
mar 15 DICEMBRE - mer 16 DICEMBRE 2020
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