SIENA REPUBBLICA (1404 – 1555), FIORINO O SANESE D’ORO LARGO II SERIE (1423 – 1450)
Au gr. 3,56 D/ + &
870; SENA VETVS CIVITAS VIRGINIS &
870; grande S fogliata R/ cerchio crociato tra due globetti • ALFA • ET • O • PRINCIPIVM • 7 • FINIS • Croce patente. MIR 517/? (segno non censito coi globetti ai lati) Toderi 26.
Rarissimo SPL/FDC
Questa moneta, ben documentata nel tesoro di Scarlino databile al secondo quarto del XV secolo, rappresenta una delle prime emissioni auree senesi dal tondello “largo”. Rispetto alle precedenti tipologie dal modulo “stretto” si differenzia a livello iconico per la mancanza delle centine nel campo del dritto e del rovescio e dalla contestuale centralità che assume la grande S fogliata, da una parte, e dalla croce patente a tutto campo, dall’altra. La decisione di passare dal tondello stretto, in uso fino a tutto il 1421, a quello largo, dal 1422 circa, venne presa prima a Firenze e poco dopo a Siena, probabilmente con la delibera del 19 agosto 1423. La scelta di variarne il diametro era essenzialmente dettata da motivazioni pratiche a difesa della moneta stessa in quanto la tosatura e la ribattitura, fino a quel momento largamente applicate, venivano d’ora in poi rese manifestamente difficili a causa della sottigliezza del tondello. In questa serie la lettera E è di forma onciale e accanto alla croce, nella legenda del dritto, compaiono due piccoli anelletti.