La bellezza ipnotica, solidamente costruita dal pennello di Oscar Ghiglia, sarà tra i protagonisti della prossima asta di maggio di Dipinti del secolo XIX di Pandolfini. Una bellezza in cui l’“oggetto” diviene protagonista assoluto della rappresentazione, indagato con una tale lucidità emotiva e strutturale da infondere una sorta di timore reverenziale. Costretti dall’artista a una visione ravvicinata e priva di mediazione, la natura morta cessa immediatamente di essere composizione per assumere l’aura sacrale e serafica di un idolo eterno. Così, incantati, ammiriamo l’arancio degli agrumi quasi sospesi tra i riflessi del vetro cobalto del dipinto di
Oscar Ghiglia pronto a volare in asta da Pandolfini in occasione dell'asta di
Dipinti del secolo XIX, in programma il prossimo 16 maggio.
Databile alla metà degli anni Trenta del Novecento, ci permette di indagare e prefigurare la potenza della rivelazione messa in atto da Ghighia, assaporandola immoti come la statua in gesso in secondo piano nel dipinto.