Capitolium Art conclude il 2024 con una prestigiosa asta di arte moderna e contemporanea, che include non solo opere italiane, ma anche pezzi di artisti stranieri di grande rilievo.
Le aste di arte moderna e contemporanea proposte da Capitolium Art si distinguono sempre per l’elevata qualità e originalità. E l’appuntamento fissato per giovedì 19 dicembre conferma questa tradizione. In catalogo, composto da 105 lotti, spiccano numerosi nomi di rilievo della scena artistica italiana postbellica e contemporanea. Tuttavia, sono le opere di artisti internazionali a fare la differenza in questa occasione, grazie alla loro importanza storica e alla rappresentatività nel percorso creativo degli autori. Che si tratti di pezzi simbolici della loro ricerca artistica, opere di particolare valore storico o curiose rarità, il livello qualitativo si mantiene sempre altissimo.
Un aspetto affascinante di questa asta è il sapiente gioco di accostamenti e rimandi ideato dai curatori, un elemento che catturerà l’attenzione dei collezionisti più esperti. In particolare, colpisce la selezione di opere americane. Iniziamo con Vertical Abstraction di George Condo, lotto 83, uno dei pezzi di punta dell’asta. La stima varia tra i 200.000 e i 300.000 euro. Una valutazione pienamente giustificata, considerando che si tratta di una vera e propria icona dell’arte contemporanea internazionale.
Il lotto 85, invece, racconta il vivace mondo degli anni ’80 in cui Keith Haring operava. Proveniente dalla collezione di Patrizia Cagnetta, figura simbolo del Plastic di Milano, include un disegno con dedica realizzato da Haring nel 1985 sul suo taccuino degli autografi. Questo quaderno, un Pigna Serie Oro, è ora all’asta come prezioso cimelio-artistico, destinato a suscitare grande interesse tra i collezionisti.
Alexander Calder, celebre inventore di sculture cinetiche, fu anche autore di gouaches, spesso ispirate al sole, simbolo ricorrente nella sua arte; come l'opera che andrà in asta il 19 dicembre, Rã (1972), una stilizzazione della stella solare intitolata al dio egizio, stimata 40.000-70.000 euro e identificata come lotto 82.
William Congdon, espressionista astratto, visse invece una profonda cesura con gli Stati Uniti, trasferendosi in Italia dove trovò ispirazione artistica e spirituale, culminata nella conversione al cattolicesimo nel 1959. Il lotto 77, del 1949, appartiene al periodo in cui Congdon era ancora parte dell’Action Painting americana, collaborando con Peggy Guggenheim e Betty Parsons. Il dipinto selezionato dagli esperti della maison rappresenta un raro esempio del suo allineamento con gli espressionisti astratti, con influenze del dripping e un equilibrio tra innovazione americana e tradizione europea.
Tra gli altri nomi del panorama italiano in catalogo, figurano Lucio Fontana (lotto 76, Concetto spaziale, stima € 30.000-40.000), Roberto Sebastian Antonio Matta (lotto 84, Senza titolo, stima € 40.000-60.000), Salvo (lotto 94, Capriccio, stima € 25.000-35.000), Carla Accardi (lotti 98 e 99, GIALLOBRUNONERO e NEROBIANCOROSSO, stima € 40.000-50.000), Mario Schifano (lotto 88, Senza titolo, stima € 40.000-60.000), Giorgio De Chirico (lotto 69, Vita silente di frutta su sfondo di paese, stima € 10.000-15.000).