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Asta 492 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO - Arte antica e antiquariato Tradizionale

GANDOLFI GAETANO (1734 - 1802) : Accademia di nudo maschile  - Asta Asta 492 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO - Arte antica e antiquariato Tradizionale - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane
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GANDOLFI GAETANO (1734 - 1802)

Accademia di nudo maschile

 Filigrana con ancora e iniziali G.L.Si ringrazia la Professoressa Donatella Biagi Maino per aver confermato l'autenticità dell'opera dopo visione dal vivo. L'opera è accompagnata da scheda, di cui si riporta di seguito un estratto.Ottima prova grafica di quello che è stato giustamente considerato tra i migliori disegnatori del secondo Settecento, Gaetano Gandolfi, uno dei protagonisti dell'arte in Bologna, e non solo, questo foglio si presta ad una lettura peculiare in ragione della qualità ma anche della possibilità, cosa rarissima per simili studi, di avanzarne la cronologia. Lo studio dal vero, dal modello in posa, che traeva origine dagli esempi della grande tradizione locale, era una delle prerogative della scuola di Bologna. Gaetano Gandolfi fu diligentissimo nell’esercizio alla Scuola di Nudo, e lo protrasse sino a che visse, sia come allievo che come maestro. “ancor vecchio” si esercitava “continuamente all’Accademia pubblica intorno al modello”, esempio straordinario per i giovani allievi, molti dei quali seguaci della bella e sciolta maniera che lo aveva fatto divenire uno dei “più accreditati artefici che avesse Italia”.Tra questi Giovanni Battista Fornasari, che frequentò le sue lezioni, forse il suo atelier e che negli anni Novanta gli commise alcune opere, tra le quali due dipinti oggi all’Ashmolean Museum di Oxford. Il Fornasari acquisì numerosi i disegni del “Maestro e Amico Gaetano Gandolfi”, da lui conosciuto quando era studente in Accademia, e nel 1789 eseguì, durante una seduta di studio, una figura d’uomo vista di tre quarti, con il piede sinistro appoggiato su un masso, il braccio destro appoggiato su un piedistallo di pietra e il sinistro a sostenere il capo. Si tratta della medesima posizione nella quale è effigiato il modello nel disegno in questione, dunque eseguito dal maestro in una seduta di studio, in un bel foglio non destinato, come quello dell’allievo ed altri, ad essere custodito presso la Clementina bensì riposto nella cartella delle sue prove, una volta terminata la sessione. Il disegno del Gandolfi si distacca grandemente per morbidezza di scrittura nella definizione della possente corporatura di Giacomo Ricci, questo il nome del modello che desumiamo dagli atti consiliari dell'Accademia Clementina, eseguito secondo un lessico di grande efficacia che l'uso della sanguigna e del gessetto bianco a sottolineare i muscoli colpiti dal lume mostra non solo quanto potesse il quotidiano esercizio ma anche il gesto sottile del talento.

Asta 492 | ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO - Arte antica e antiquariato Tradizionale
mar 10 DICEMBRE 2024
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