PIATTO, CASTELDURANTE, 1552
in maiolica dipinta in policromia in verde, blu di cobalto, bruno e bistro, cavetto poco profondo, tesa larga orizzontale con orlo arrotondato, poggiante su basso piede ad anello. Al centro del cavetto, poggiato su un tappeto erboso e circondato da nastri svolazzanti, uno stemma (non identificato) centrato da un leone rampante d’argento con banda orizzontale blu cobalto su fondo giallo, ai lati del quale due lettere P entro una sottile riserva ovale. La tesa è interessata da quattro gruppi maggiori di trofei disposti a formare un quadrato, redatti con tratto rapido in color bruno grisaille , molto acquarellato e sfumato con il bistro, posti sul fondo blu cobalto decorato a sgraffio con sottili nastri; ai centri destro e sinistro la data 1552 e la sigla PB entro cartigli rettangolari. L’opera in esame appartiene ad una tipologia tradizionalmente attribuita alle botteghe di Casteldurante, pur essendo presente in tutto il Ducato di Urbino, e vanta tra gli altri due significativi esemplari di confronto, uno al Museo di Lione nella collezione Gillet, coerente per forma e decoro, e l’altro nella collezione Formica di Rimini; diam. cm 23,1, diam. base cm 10, alt. cm 3
A DISH, CASTELDURANTE, 1552
Bibliografia di confronto
C. Fiocco, G. Gherardi, L. Sfeir-Fakhri, Majoliquesitaliennes du Musée des Arts Décoratifs de Lyon. Collection Gillet , Lione 2001. p. 194 n. 129