PIATTINO STEMMATO, FAENZA, 1530 CIRCA
in maiolica dipinta a policromia con blu di cobalto, bianco di stagno, verde ramina, giallo citrino e giallo arancio su fondo a smalto berettino; presenta cavetto fondo, piede ad anello non rilevato e un’ampia tesa a bordo arrotondato profilato di blu. Sulla tesa si estende una decorazione a grottesche con teste barbate canefore e delfini, mentre la balza è decorata con un sottile motivo fitoforme in bianco di stagno su fondo berettino a incorniciare il cavetto, centrato da uno stemma nobiliare dipinto in policromia, non identificato. Al verso si sviluppa un motivo decorativo a bande concentriche disposte a maglie larghe su fondo berettino. Il piatto mostra la classica decorazione faentina “a grottesche”, tipologia distintiva della produzione della città romagnola in un periodo compreso tra il 1502 e il 1532 circa, attraverso una fortunata serie di opere spesso associate proprio per l’emblema ad alcune delle maggiori famiglie nobiliari del Rinascimento. Il decoro a raffaellesche realizzato in questa modalità trova riscontro in alcuni dei ritrovamenti relativi al “servizio Pio” di Faenza; diam. cm 17,8, diam. piede cm 5,5, alt. cm 7,2
A COAT OF ARMS SAUCER, FAENZA, CIRCA 1530
Bibliografia di confronto
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza . Faenza 1998, pp. 302-303 n. 69