Sul retro bollini di provenienza e catalogazione da antica e storica collezione romana.
Della Villa che individuiamo sulla destra in fondo alla veduta, poco o nulla si sa di preciso nelle sue trasformazioni nei secoli, e pochissime sono le notizie iconografiche, mentre rimane da sempre nell'immaginifico della Storia della città di Napoli, come una magica e favolosa residenza reale suburbana, luogo di delizie e casino di caccia, massimo trionfo del più aulico rinascimento napoletano, tra cortili, loggiati, peschiere e giochi d'acqua in un'articolata spettacolarità scenografica che con boschi e giardini correva sino a Porta Capuana ed al mare.
Celebre il dipinto che ritrae il corpo di fabbrica della Villa, opera di V.Codazzi e D.Gargiulo, che la immortalano nel momento di massimo splendore.
Il viale così come lo vediamo rappresentato, in assetto ricco di alberi e di fontane, lo si deve invece all'intervento nel 1604 del vicerè Pimentel de Herrera.
La composizione del nostro dipinto è quasi fedelmente riportata nel disegno di Domenico Antonio Parrino del 1718 dedicata all' Ecc.mo Sig D. Nicolò Maria Caracciolo Duca di Girifalco.