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Arte moderna e contemporanea

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Melotti Fausto

FAUSTO MELOTTI

 FAUSTO MELOTTI
(Rovereto 1901 - Milano 1986)
La porta dell'infinito
1976
acciaio inox
cm 33,7x43x12,3
firmato e numerato alla base
esemplare 13/30

Bibliografia
G. Celant, Melotti. Catalogo generale. Tomo secondo. Sculture 1973-1986 e Bassorilievi, Milan 1996. p. 459, n. 1976 65 (ill. altro esemplare)
Fausto Melotti è tra i protagonisti della scultura internazionale, inizia la sua carriera negli anni ‘30 nella Milano tra le due guerre, è la città più cosmopolita d’Italia dove tutto è in fermento e all’avanguardia tra arte astratta e architettura razionalista. A Milano Melotti si confronta con architetti come Giò Ponti, Luigi Figini, Gino Pollini e artisti come Adolfo Wildt, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Atanasio Soldati.
Superati gli anni dedicati prevalentemente alle sculture in ceramica, l’artista inizia un nuovo percorso verso l’astrazione, siamo verso la fine degli anni ‘50, il forte rapporto che ha con la musica (è anche un pianista professionista) si concretizza con la forma tridimensionale delle sue sculture, è il modo per Melotti di materializzare visivamente gli spazi sonori e la spiritualità evocativa della musica. La sua ricerca trova la risposta nella leggerezza, nell’astrazione e nella creazione di nuove realtà. Per Melotti l’arte è una commistione di geometria e lirismo, che trae ispirazione oltre che dalla musica anche dal mondo circostante percepito in maniera frammentata e rarefatta. Utilizza materiali meno nobili rispetto al bronzo e marmo: resine, ceramica, metalli, tessuti, alluminio e plastiche assemblati mediante saldature o legature, Melotti non plasma la materia ma assembla elementi di natura diversa tra loro come delle note sullo spartito.


© FAUSTO MELOTTI, by SIAE 2023


Arte moderna e contemporanea
mer 6 DICEMBRE 2023
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