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Arte moderna e contemporanea

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AFRO BASALDELLA

 AFRO BASALDELLA
(Udine 1912 - Zurigo 1976)
Senza titolo
1949
pastelli su carta intelata
cm 100x70
firmato e datato in basso a destra

L'opera è accompagnata da autentica su fotografia dell'Archivio Afro, Roma e datata 4/9/1997.

Provenienza
Poleschi Arte, Lucca
Collezione privata

Afro Basaldella, figura chiave dell'arte del XX secolo, si distingue per una pittura che va oltre la mera rappresentazione visiva, immergendosi nell'evocazione, nella memoria e nella pura emozione. Nato a Udine il 4 marzo 1912, la sua formazione artistica avvenne tra Firenze e Venezia, culminando nel conseguimento del diploma in pittura nel 1931. Il trasferimento a Milano con il fratello Mirko li portò a frequentare lo studio di Arturo Martini, dove il giovane Afro entrò in contatto con l'ambiente artistico milanese, incontrando Renato Birolli ed Ennio Morlotti.
L'esposizione con Birolli e Morlotti presso la Galleria Il Milione nel 1935 segnò un momento significativo nella sua carriera, anticipando la predisposizione per un linguaggio pittorico distintivo. Nel 1935, Afro si trasferì a Roma e partecipò alla II Quadriennale, esponendo opere ispirate a Corrado Cagli e alla Scuola Romana. Durante la Seconda Guerra Mondiale, insegnò mosaico all'Accademia di Belle Arti di Venezia, contribuendo al panorama artistico italiano.
La sua pittura di questi anni, prevalentemente nature morte e ritratti, rifletteva l'influsso della pittura cubista, un preludio al suo successivo passaggio verso l'astrazione. Questo cambiamento è evidente nell'opera Senza titolo del 1949, un capolavoro raro e straordinario in cui una figura, sospesa tra il neocubismo e l'astrazione, sembra scagliarsi al centro dell'opera. In questo dipinto, il costante gioco di colori e forme, vuoti e pieni, crea un'atmosfera dinamica e coinvolgente, rappresentando una straordinaria espressione di transizione stilistica.
Sono anni essenziali per lo sviluppo dell'intera carriera di Afro. Nel 1948, grazie alla lungimiranza di Peggy Guggenheim, Afro entra in contatto con la pittura di Pollock e Rothko, introducendo l'Espressionismo astratto anche in Italia. Ma il 1949 è un punto culminante in quanto Afro viene selezionato per la mostra Twentieth Century Italian Art al MoMA di New York, rappresentando il suo esordio americano. Questa esposizione lo proiettò verso il riconoscimento internazionale, consolidandolo come uno degli artisti più apprezzati negli anni '50 e '60, soprattutto grazie al sostegno di Catherine Viviano, con la Catherine Viviano Gallery.
Il soggiorno negli Stati Uniti fu cruciale, permettendo ad Afro di entrare in contatto ravvicinato con l'Informale e di essere affascinato dall'Action Painting di Jackson Pollock e dalla pittura di Arshile Gorky. La rarità dell'opera Senza titolo continua a sottolineare la sua posizione unica nel panorama artistico internazionale, testimoniando la genialità e l'innovazione di Afro Basaldella nel costante esplorare delle frontiere dell'arte.


© BASALDELLA AFRO, by SIAE 2023


Arte moderna e contemporanea
mer 6 DICEMBRE 2023
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