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ARCADE I DIPINTI DAL XVI AL XVIII SECOLO

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Scuola dell'Italia settentrionale, sec. XVIII

 Scuola dell'Italia settentrionale, sec. XVIII
RITRATTO DI NOBILDONNA
olio su tela, cm 172x126,5

North Italian school, 18th century
POTRAIT OF NOBLEWOMAN
oil on canvas, cm 172x126,5

L’aspetto scenografico e lezioso di stampo francese rimanda ai canoni della ritrattistica femminile genovese tra Sei e Settecento che oltre alla lezione prima vandyckiana e poi gaullesca tenne in grande considerazione il repertorio di Hyacinthe Rigaud (Perpignano, 1659 – Parigi, 1743).
Se la posa di tre quarti e l'atteggiarsi delle mani, una abbassata e una alzata, intente a reggere ventaglio e libro, riprendono i moduli compositivi ormai codificati da Gio Enrico Vaymer (Genova 1665 – 1738), tra i protagonisti a Genova nell’arte del ritratto, l’esuberanza decorativa e il fare civettuolo permettono di confrontare la nostra effigiata con le signore ritratte da Domenico Guidobono (Savona 1668 – Napoli 1746). Le opere di questa tipologia date con certezza a quest’ultimo, attivo tra Torino e Genova, sono pochissime ma la tavolozza dorata e la grande libertà di esecuzione fatta di pennellate libere e corpose che definiscono i movimentati panneggi delle vesti del Ritratto di dama come Flora (collezione privata: cfr. M. Newcome, Bartolomeo e Domenico Guidobono, Torino 2002, cat. NM12, tav. XXXIX) e quello come Diana (collezione privata: cfr. D. Sanguineti, Genovesi in posa, Genova 2011, pp. 124-125, fig. 206), che caratterizza anche il ritratto offerto, rendono del tutto plausibile questa ipotesi.



ARCADE I DIPINTI DAL XVI AL XVIII SECOLO
mar 10 OTTOBRE 2023
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