«Pare ch'egli sia partito da un dato assolutamente empirico: i rumori della vita moderna in una grande città, ed abbia lavorato a disciplinare tali rumori e a farli penetrare nel mondo musicale. Così ha costruito dei veri strumenti d'orchestra.», Milano: Direzione del movimento futurista, [Tip. A. Taveggia - Milano], s.d. [i.e giugno (luglio?) 1921].
In-4° (mm 296x230). Carta [1]. Segno centrale di precedente piegatura e fioriture sparse.