Scuola fiorentina, sec. XVI
RITRATTO FEMMINILE
olio su tavola, cm 114x85,5
Florentine school, 16th century
FEMALE PORTRAIT
oil on panel, cm 114x85,5
Ritratta quasi a figura intera, assisa su una seggiola, la protagonista della tavola offerta, con in mano un libretto che reca sulla copertina al centro il monogramma del nome di Gesù e un rosario accuratamente descritti, è di una sobrietà esemplare: dalla sua veste nera con maniche a sbuffo e bottoni del medesimo colore esce il candido colletto della camicia raffinatamente decorata mentre dal capo scende un velo di cui è resa magistralmente la trasparenza. Questi unici dettagli della mise della nostra effigiata, la cui identità è al momento ignota ma assai probabilmente membro di una famiglia patrizia, illuminano e riequilibrano cromaticamente la sua imponente figura con la stanza entro cui si trova.
L’inedito dipinto trova una evidente collocazione nell’ambito della felice stagione che vide nascere e affermarsi a Firenze, verso la metà del Cinquecento, grazie al fondamentale apporto di Agnolo Bronzino, una nuova tipologia ritrattistica.
Allievo di Bronzino e poi a lungo collaboratore di Alessandro Allori nei cantieri decorativi di Palazzo Salviati a Firenze (1574-1581), di Poggio a Caiano (1579-1582) e del primo corridoio degli Uffizi (1581), è stato Giovanni Maria Butteri (Firenze, 1540 circa - 1606) alla cui produzione pittorica può essere accostato anche il nostro ritratto caratterizzato da analoghe forme immobili investite da una luce chiara che rivela la precisione dei contorni, di ascendenza bronzinesca. Rispetto però all’illustre maestro il Butteri presenta composizioni più semplici e ariose, seguendo l’esempio di Santi di Tito, indicato da Filippo Baldinucci come altro polo degli interessi dell’artista. La maggiore umanità e colloquialità dei personaggi effigiati da tale pittore fiorentino traspare anche nel nostro ritratto femminile.