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Frammento in pietra raffigurante Durga Mahisasura Mardini Cambogia, Khmer, pre-Angkor, [..]
Grande frammento in pietra arenaria appartenente ad una statua intesa a raffigurare la divinità induista Durga nell'atto di sopraffare con la lancia il demone- bufalo Mahisasura. Manufatto di eccezionale impatto scenico, dominato dalla minacciosa testa del bufalo su cui poggiano i piedi della giovane dea. Il frammento faceva senz'altro parte di una grande scultura templare destinata al culto di Durga, una delle maggiori divinità del pantheon induista ed è verosimile che fosse qui presentata secondo lo schema ricorrente che vede la dea in piedi, con i piedi uniti in samapada, con quattro braccia, due mani vicino ai fianchi e due rivolte verso l'alto, una con un fiore di loto e l'altra con la conchiglia Shankha. Investita di importanti implicazioni religiose, la figura di Durga fa la sua comparsa in tempi remoti. Le prime raffigurazioni collegate a questa divinità sembrano collegabili ad alcuni sigilli della valle dell'Indo risalenti al IV millennio aC. Il suo culto, legato alla Shakti, cioè all'eterno femminino della realtà supernaturale, si incardina sul tema della battaglia spirituale contro il malvagio demone Mahisasura. Questo episodio, replicato secondo vari modelli iconografici, tende comunque sempre a replicare il momento più drammatico e finale dello scontro, quando cioè il malvagio demone, mutate le sue forme in quelle di un possente toro e sferrato il suo attacco finale, viene sopraffatto ed ucciso dalla dea.