Sileno ebbro e satiro Bronzo fuso, cesellato e patinato. Base in marmo nero (non [..]
cm 26x20. L’insolita e buffa composizione, che si ispira alle figure della mitologia greca e latina, mostra un pingue Sileno, evidentemente alticcio, a cavalcioni di un triste somaro dal collo e il muso piegati verso terra per il faticoso carico, che in precario equilibrio viene sorretto da un satiro che lo affianca. I modelli stilistici delle figure e dei volti rimandano immediatamente a quel mondo che tra XV e XVI secolo ripropose i modelli tratti dall’archeologia classica che ebbe tra i suoi principali esponenti Andrea Briosco detto il Riccio (Padova 1420- 1532), Severo Calretta da Ravenna (Ravenna 1465- 1543) e Galeazzo Mondella detto il Moderno (Verona 1467- Roma 1528). Di rimando la rielaborazione fortemente permeata da una vena di realismo naturalistico ed espressivo scevra da un’imitazione quasi formale del modo antico conducono ad una lettura temporale collocabile tra tardo manierismo e primo barocco che ebbe come assoluto protagonista il fiammingo Jean de Boulogne detto Gianbologna (Duvai 1529- Firenze 1608)