Provenienza: Collezione privata. Bibliografia di riferimento: John Smith, A catalogue raisonné of the works of the most eminent Dutch, Flemish and French painters, Londra, Smith & Son, 1829-1842Cornelis Hofstede de Groot, A catalogue raisonné of the works of the most eminent Dutch painters of the seventeenth century, based on the work of John Smith, Londra, Macmillan, 1908-27Francine-Claire Legrand, Les Peintres Flamands de Genre au XVII siècle, Brussels 1963, pp. 198-201, n.75-79, n.82Friderich Winkler, Der unbekannte Sebastiaen Vranckx, in “Pantheon”, settembre- ottobre 1964, XXII, pp. 322-344Hans Vlieghe, Flemish Art and Architecture 1585-1700, (The Pelican History of Art), Cambridge 1998, pp. 326-327, pp 371-372, pp.378-379.L’opera é corredata dall’expertise di Justus Müller Hofstede, 20 gennaio 2000.Sebastiaen Vranckx riveste un ruolo artistico fondamentale per la pittura olandese nel periodo di transizione tra il XVI e XVII secolo.Il giovane artista pratica l’apprendistato presso la bottega di Adam van Noort il Vecchio (1562-1641). nel 1600-1601 diviene libero maestro e membro della Gilda di San Luca di Anversa e più tardi esponente della Camera di Retorica De Violieren (1607), per cui compone poesie e lavori teatrali. Vranckx assume inoltre l’incarico di comandante della Guardia civica di Anversa nel 1621.Del suo ritratto, eseguito con la tecnica della grisaille da Anton Van Dyck, ne verrà tratta anche la stampa.Tali elementi mostrano come Vranckx sia diventato un artista di rilievo e sia riconosciuto e celebrato come tale già dai suoi contemporanei.Musei e collezioni private d’eccellenza possiedono numerosi suoi dipinti, generalmente monogrammati e talvolta datati, la maggior parte dei quali eseguiti tra il 1600 e il 1633.Vranckx rappresenta una gamma di soggetti molto ampia: si annoverano episodi biblici o storici, paesaggi, scene di feste, di caccia, illustrazioni delle stagioni e dei mesi e scene di genere (“Giardini di Villa Medici”, 1615, Napoli, Museo di Capodimonte. “Veduta del Kranenhoofd di Anversa in inverno”, 1622, Amsterdam, Rijksmuseum). Viene considerato il primo pittore di battaglie del secolo XVII, in particolare di saccheggi e risse, come si evince dai titoli di opere come “Saccheggio di un villaggio” (Paris, Musée du Louvre), “Sacco di un villaggio” (Roma, Galleria Spada), “Attacchi alla diligenza o al convoglio” (Museo di Braunschweig, Anversa, Monaco. Castello di Windsor), “Assedi di città trattati a volo d’uccello” (Collezione del barone Houtart di Bruxelles).L’artista di Anversa è un lucido cronista del suo tempo, qualità che gli viene riconosciuta anche da Rubens, che sembra avere tratto ispirazione dalla sua produzione. Notevole importanza rivestono le sue vaste vedute della campagna fiamminga, colta nel susseguirsi dei cicli stagionali e vivificata da innumerevoli personaggi, in cui l’impostazione compositiva si avvicina alle opere di Jan Bruegel il Vecchio (1568-1625), artista con il quale Vranckx collabora realizzando le figure in alcuni suoi dipinti di paesaggio.I colori e la tecnica sono fedeli alla tradizione fiamminga, unite all’evidente influsso della pittura veneziana, conosciuta direttamente in occasione di un viaggio in Italia, (1591 e 1597), durante il quale ha modo di studiare anche i pittori del Rinascimento italiano.Vranckx usa il colore in modo sobrio, giocato sulle tonalità del rosso e sul marrone scuro, rendendo minuziosamente i dettagli in piena temperie del gusto fiammingo.Maestro di Pieter Snayers (1592-1666/67), che collabora con lui, noto per l’accurata rappresentazione di scene di battaglie, influenza Pieter Meulener (1602-1654) e Adam Frans van der Meulen (1632-1690). è considerato uno dei primi pittori di genere in grado di riprodurre il mondo attorno a lui e la vita quotidiana in modo lucido e accurato, ragione per la quale è valutato come uno dei maggiori esponenti della pittura fiamminga e olandese.L’expertise di Justus Müller Hofstede ha confermato l’attribuzione della tavola a Sebastiaen Vranckx. Nella rappresentazione di un borgo con i contadini in festa, l’artista olandese riporta le inevitabili degenerazioni goliardiche finanche violente di un banchetto, che avvengono ironicamente alla presenza di un mendicante cieco. Dipinto dall’evidente intento caricaturale e sarcastico, presenta una notevole abbondanza di particolari, sia nell’abbigliamento dei personaggi, sia negli attrezzi da lavoro e nella descrizione degli edifici, da costituire un interessante documento della vita fiamminga del XVII secolo, rimandando inoltre ai paesaggi animati di Jan Bruegel il Vecchio. Müller Hofstede ha collocato l’opera nella fase della tarda maturità di Vranckx (1640-1645 circa) ed ha evidenziato come tutte le figure siano dipinte dal vero, al contempo libere e capaci di notevole invenzione immaginativa, delineate con una pennellata di eccellente qualità.