Ritratto del famoso condottiero turco-mongolo, capostipite della dinastia timuride, raffigurato con il cappello appuntito chiaro, una veste sontuosa e arco e freccia appoggiati alla sua spalla destra.L'iscrizione nella porzione inferiore lo identifica come Tamerlano. Tartaro. Il soggetto originario di questo dipinto è da rintracciare nel ritratto di Tamerlano eseguito da Cristofano dell’Altissimo per la serie gioviana oggi conservata agli Uffizi di Firenze ed iniziata nel 1552 per ordine di Cosimo I de' Medici che inviò il pittore Cristofano dell'Altissimo a copiare i ritratti della Galleria Universale degli Uomini, collezionati da Paolo Giovio, vescovo di Como, nella sua villa pliniana a Borgovico. Il pittore ne realizzò almeno duecentottanta riproducendo ritratti di poeti, dignitari, letterati, condottieri e regnanti. Tra questi, i ritratti degli uomini illustri orientali sono i più rari. Nel corso dei secoli dipinti di questo genere sono stati copiati e sono spesso serviti come importanti doni diplomatici. Ad oggi troviamo almeno due serie che contemplino ritratti di uomini illustri orientali: una al Topkapi Palace di Istanbul, composta da ritratti di sultani spediti da Venezia nel 1779 ed un’altra serie di quattordici ritratti dei sultani ottomani dipinti da Paolo Caliari, detto il Veronese, è alla Bayerische Staatsgemaldesammlungen di Monaco. Provenienza: Collezione Privata Milano, Italia.