★ PAOLO SCHEGGI
(Firenze 1940 - Roma 1971)
Superfici Modulari
tempera su carta su cartone, cm 32x32
eseguito nel 1962 circa
Modular surfaces
tempera on paper on cardboard, cm 32x32
executed around 1962
Bibliografia
Vinca Masini, 1976
Paolo Scheggi, 1976
Dorfles, 2002
Mi piacciono le tue inquietudini, le tue ricerche, i tuoi quadri così profondamente neri,
rossi, bianchi, indicano del tuo pensiero, della tua paura. Non posso che augurarti che una
carriera felice e ricordati di essere umile, molto umile, nel tempo siamo nulla. Così, nel
1962, Lucio Fontana accompagnava con una lettera autografa la presentazione della
mostra di un giovanissimo Paolo Scheggi, delineando perfettamente la figura, il carattere
dell'appena ventiduenne artista fiorentino, ormai milanese d'adozione. Le sue opere
nascono come analisi e approfondimento del concetto di modulo e della sua completa
coincidenza con l'ambiente architettonico. L'opera pur non presentandosi come
tridimensionale, simula, ugualmente, la presenza di più superfici, indicate dai diversi
colori. La superficie più arretrata è quella in blu, tra le due si estende quella azzurro
chiaro. Sono superfici instabili, precarie, che tendono a una trasformazione continua.
L'opera di Scheggi si gioca proprio, in quella distanza spaziale, in quell'iter esistente tra
spazio reale e spazio percepito.