Olio su tavola, cm. 32,5x23,3
Il dipinto su tavola, raffigurante Galatea con una vela su due delfini e due cupidi, era stato per tradizione orale attribuito ad Annibale Carracci. I dipinti di Annibale di simile soggetto, tutti decorazioni murali di grandi dimensioni in Palazzo Farnese a Roma, Polifemo e Galatea e Peleo e Teti, che ripetono il motivo iconografico della giovane dama nuda con vela, allusione iconografica alla fortuna, non presentano caratteri stilistici simili a quelli della nostra tavoletta. La testa di Galatea, invece, e quelle dei due amorini, potrebbero aver ripreso dalla tipologia carraccesca. La qualità molto fine del dipinto potrebbe tuttavia rimandare alla cultura figurativa del Manierismo fiammingo. Del Peleo e Teti Farnese esiste una copia piccola su tavola, poco più grande della nostra, nella collezione Wells, Holkham Hall, Inghilterra.
Bibliografia di riferimento
L'opera completa di Annibale Carracci, a cura di Gianfranco Malafarina, Classici dell'Arte Rizzoli, Milano, 1976, tavv. XIX, XLVI, cat. p. 114, n. 104 R, cat. p. 131, n. 217.