Olio su tavoletta, cm. 19x33,5
Opera della tarda maturità, questo Accampamento di soldati sembra essere sfuggito alla letteratura fattoriana e ci risulta, ad oggi, inedito. Il soggetto è uno dei più frequentati dal pittore, declinato in innumerevoli varianti durante tutto l'arco della sua lunghissima attività; appare quindi quantomeno sorprendente - ma sarebbe più appropriato dire miracoloso - che un'opera realizzata a quasi cinquant'anni di distanza dalle prime, straordinarie tavolette eseguite alle Cascine di Firenze durante la campagna militare del '59, sia ancora in grado di esprimere una freschezza di invenzione e una naturalezza d'esecuzione magistrali, senza alcun compiacimento autoreferenziale. La struttura formale, rigorosamente calibrata, è sorretta da un disegno incisivo e accuratissimo; le figure in primo piano, come molto opportunamente rilevato da Giuliano Matteucci nella dichiarazione di autenticità che correda il dipinto anziché fondersi con il paesaggio, prevalgono su di esso stagliandosi sul fondo in proporzioni gigantesche; e tuttavia tale monumentalità non ci appare qui la cifra del Fattori pittore sociale, teso ad esaltare lo sforzo e il peso del vivere quotidiano, quanto piuttosto un calcolato espediente finalizzato a scandire la partitura stereometrica per piani successivi, in un'impaginazione prospettica accuratamente articolata. Il colore, limpidissimo, leggero e delicato sembra steso con premurosa attenzione per non soffocare il nitore della struttura sottostante.
L.G.