Cm 13X13X31
Maiolica. Marca: “Ginori” coronato in blu / 162-1103. Iscrizione: “Picus cambiato in picchio verde”. Altezza cm 30,5. Conservazione: rottura restaurata al bordo superiore della bocca; piccola sbeccatura sottostante al bordo del piede Il vaso appartiene alla produzione di “maioliche artistiche” introdotte dalla Manifattura Ginori nella seconda metà dell’Ottocento, in concomitanza alla sua partecipazione alle Esposizioni Internazionali. I numeri posti sotto al piede indicano il modello (n. 162) e il decoro (n. 1103). L’ampio intervallo tra i numeri, lascia intuire che la forma del vaso è stata realizzata intorno al 1873-1874, quindi circa un ventennio prima del decoro, databile tra il 1894 e il 1895. Un vaso simile con il numero di modello 163 e con un decoro in stile pompeiano è riprodotto in un album acquerellato della manifattura databile al 1875. La scena raffigurata sul nostro esemplare appartiene a un genere ampiamente diffuso nella manifattura dagli anni ottanta dell’Ottocento che ha come fonte d’ispirazione i repertori a stampa. Si trovano riprodotti quadri di pittori dei secoli precedenti, oltre a scene tratte dalle illustrazioni delle “Métamorphoses d’Ovide” di Bernard Picart del 1878, come nel nostro caso. Ancora nell’Ottocento le incisioni rappresentano una fonte d’ispirazione per la Manifattura Ginori, stavolta per la decorazione su maiolica. Rispetto alle raffigurazioni originali, le riproduzioni eseguite a pennello dai maestri pittori di Doccia presentano varianti perlopiù introdotte per favorirne l’adattamento della composizione alla superficie da dipingere. Anche la rielaborazione dell’ambientazione naturalistica, spesso d’invenzione o comunque molto semplificata, concorre a tale scopo. Sul nostro esemplare è rappresentato l’episodio di Picus et Circé tratto da libro XIV delle “Métamorphoses”, come indicato dalla didascalia sotto al piede: “Picus cambiato in picchio verde”. Picart nella narrazione dell’incontro nel bosco di Pico, re dei Laurentini, con la maga Circe raffigura il momento nel quale quest’ultima da lui rifiutata lo trasforma in un picchio. La maga colpisce Pico con la bacchetta magica e questi inizia la mutazione dalle ali che gli spuntano dietro la schiena Bibliografia essenziale R. Balleri, O. Rucellai, Maioliche Ginori nella seconda metà dell’Ottocento: vicende storiche e collaborazioni artistiche, in Il Risorgimento della maiolica italiana: Ginori e Cantagalli, catalogo della mostra a cura di L. Frescobaldi Malenchini, O. Rucellai, Firenze 2011, pp. 95-98