lunghezza 49 cm.
1923 Elegante e lunga lama di media larghezza, a due fili (una tacca), con profonde scanalature asimmetriche, costolata verso il debole, recante alla base una breve iscrizione in caratteri arabi (probabilmente il nome del mastro spadaio) e la data '1342' (in calendario gregoriano 1923). Impugnatura di forma tipica, in ferro, maestosamente decorata con finissime incisioni floreali rimesse in oro; due rivetti lavorati a fiore. Fodero in legno rivestito di cuoio con fornimenti in ferro parzialmente traforati e decorati en suite con l'impugnatura, la punta ingrossata e dotata di facce incavate. Tipico passante decorato. Sul retro, in una taschetta, presente un coltellino in damasco e un piccolo utensile appuntito e faccettato, entrambi con gancetto in corno.