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GIUSEPPE GUSTAVO SCOPPA
gouache su cartoncino, cm 49 x 71 firmato in basso a sinistra: Giuseppe Scoppa p. e intitolato in basso al centro: [..]
L'asta del 10 dicembre di Arte Figurativa tra XIX e XX secolo si presenta come appuntamento da non perdere per i collezionisti ed appassionati di Otto e Novecento, data l'assoluta qualità dei pezzi proposti.
Svetta un'opera cruciale di Gustave Courbet, nome rarissimo nel panorama italiano di mercato, con Rochers D'Ornans, un olio su tela dal forte contrasto luce-ombra e dalla trattazione cromatica pirotecnica che descrive la natura delle terre natìe del maestro. Nucleo centrale dell'asta, tuttavia, è la collezione Vercelotti, massimo studioso e collezionista di Carlo Fornara e in generale dei divisionisti; non mancano, infatti, oltre ad opere centrali nel percorso del pittore vigezzino, dipinti di Emilio Longoni, Matteo Olivero, Luigi Bolongaro e Angelo Morbelli. Tornando a lotti cruciali del catalogo, si segnalano un magnifico tramonto sul bacino di San Marco a Venezia di Giuseppe Canella, qui al suo canto del cigno; la tela, di straordinario impatto, è infatti datata 1846 e la scelta del soggetto al tramonto non è del tutto casuale; si passa poi alle magnetiche e monumentali Dolomiti di Ernst Platz, queste datate 1896, sino a giungere alle delicate declinazioni novecentesche di una figurazione soffusa ed eterea, come nel caso di Alfredo Protti, che qui si presenta con l'Autoritratto con la moglie, un dipinto che è quasi programmatico. Si offre all'incanto anche un nucleo di opere di De Nittis, un acquerello ancora del periodo italiano, un affascinante quanto moderno olio su tavola parigino Sotto il ponte e un ritratto femminile di notevole impatto. Venendo alle varie tematiche enucleate in asta, ad accompagnare Courbet troviamo dei francesi di rilievo: Charles Jacque, Narcisse Diaz de la Peña, Charles Chaplin, Etienne Chauvelot e uno straordinario Delphin Enjolras. Altra tematica molto presente è Venezia: da Karl Kauffmann a Antoine Bouvard, da Achille Bozzato a Eugenio Bonivento passando per Giuseppe Zancolli. Un capolavoro di Luigi Bechi racconta di una maternità e dell'universo femminile, sempre al centro delle ricerche del dipartimento, e su tale soggetto troviamo nomi e declinazioni di indubbia qualità e forse un po' troppo sottovalutati: Vittorio Matteo Corcos, Ugo Celada da Virgilio, Adolfo Rolla, Arnaldo Ferraguti, Guido Trentini. Chiude la ricca rassegna di lotti, la collezione di opere dello scultore Napoleone Martinuzzi e un disegno del noto artista giapponese Foujita. |