Si ringrazia il professor E. M. Dal Pozzolo per aver confermato l'attribuzione dell'opera su base fotografica. Provenienza: Probabilmente Don Gaetano Coppola, Duca di Canzano (1654-1703), Principe di Montefalcone, Cavaliere d’Alcantara e Commissario Generale della Cavalleria dello Stato di Milano.Per discendenza, famiglia dei Duchi di Canzano.Duchessa Maria Clotilde Coppola di Canzano.Collezione Postiglione Coppola di Canzano.Bibliografia di riferimento:E. M. Dal Pozzolo, Il fantasma di Giorgione. Stregonerie pittoriche di Pietro della Vecchia nella Venezia falsofila del '600, Treviso 2011.L'opera raffigura lo stesso soggetto di un dipinto, anch’esso attribuito a Pietro della Vecchia, conservato presso la Pinacoteca Giuseppe Alessandra nei Musei Mazzucchelli di Ciliverghe di Mazzano. Tuttavia, è databile a un periodo più tardo dell’attività dell’artista, probabilmente intorno agli anni Settanta del Seicento. La figura del mitico pittore Giorgione appare fiera in una posa a mezzo busto, con la mano destra sul cuore, gesto tradizionalmente simbolo di sincerità d’amore, mentre l’altra mano tiene un cranio di cavallo appoggiato ad un muretto. L’inserimento di quest’ultimo elemento, probabilmente ispirato al Fregio del Museo Casa Giorgione a Castelfranco Veneto e presente anche in altre opere enigmatiche dell’artista, come nell’Allegoria conservata nel Museo del Castello di Wawel a Cracovia, resta di difficile interpretazione. Come suggerito dal professor Enrico Maria Dal Pozzolo, non si può escludere che richieda una lettura in chiave alchemica o misteriosofica, tematiche che Pietro della Vecchia ha esplorato in più occasioni.