L'opera è accompagnata da libera esportazione dello stato di Malta. (L'opera è in attesa di ricevere l'attestato di libera esportazione dello stato italiano).Si ringrazia il Prof. Nicola Spinosa per aver confermato l'attribuzione dell'opera su base fotografica. Provenienza: Collezione privata, Malta.Bibliografia di riferimento: Paola Santucci, Ludovico Mazzanti, Iapadre Editore, l'Aquila, 1981.Nicola Spinosa, Pittura napoletana del Settecento, dal Rococò al Classicismo, Electa editore, Napoli, 1986.Ludovico Mazzanti entrò fin da giovanissimo presso la bottega di Gaulli e fu influenzato dall'operato di Maratti. Si trasferì a Napoli dal 1733 al 1739, anni in cui potrebbe collocarsi il dipinto qui presentato. Operò in chiese napoletane e fece consulenze per la corte di Re Carlo VII. A Napoli entrò in contatto con le opere del Solimena, De Matteis e De Mura dai quali fu influenzato per la gamma cromatica e la plasticità delle figure.