Si ringrazia il Prof. Giuseppe Fusari per aver confermato l'attribuzione dell'opera su base fotografica.Provenienza:Collezione Conte Giuseppe Bernini Buri.per eredità Collezione Giuseppina Bernini Buri in Della Croce di Dojola.per eredità Collezione Maria della Croce Dojola.per eredità Collezione Mattone di Benevello Challant. Bibliografia di riferimento:P. Rossi, Francesco Maffei, Milano 1991, ad vocem.A. Pasian,Vicenza, in La pittura nel Veneto. Il Settecento di Terraferma, a cura di G. Pavanello, Milano 2010, pp. 149-190.L’opera raffigura il Trionfo di Mardocheo, tratto dal Libro di Ester, in cui Mardocheo, onorato dal re Assuero, viene condotto per le strade della città su un carro trionfale, preceduto da Aman. Attribuita a Francesco Maffei, la scena si distingue per il suo dinamismo e per la teatralità, elementi caratterizzanti lo stile maturo dell’artista, ormai pienamente barocco. Maffei ebbe la sua prima formazione pittorica nella scuola vicentina di Alessandro Maganza, approfondendo altresì lo studio dei grandi pittori cinquecenteschi di scuola veneta: Jacopo Bassano, Tintoretto e Paolo Veronese, artisti della cui lezione seppe servirsi per la sua maturazione in senso barocco. Pur conservando l'ossatura formale manieristica, l'artista sviluppò infatti un lessico formale e cromatico personalissimo, caratterizzato da una pittura estrosa, calda e dinamica, con stesure talvolta appena accennate, che ben si può cogliere nell’opera in oggetto, dove la pennellata veloce scompone le forme in tocchi di luce e colore. Come in altre opere di Maffei, anche qui la composizione si sviluppa attraverso un intreccio dinamico di figure in movimento, cavalli scalpitanti e gesti drammatici, mentre, sullo sfondo, imponenti architetture classicheggianti evocano echi veronesiani e conferiscono profondità e monumentalità alla composizione, creando una maestosa quinta scenica. Allo stile del maestro rimandano anche le tipologie dei volti e la loro espressività caricata. L’opera è un perfetto esempio della abilità di Francesco Maffei di unire narrazione biblica, teatralità barocca a una pittura vibrante e libera, capace di dare vita a uno straordinario racconto visivo.