URNA FUNERARIA
In marmo
H. 51 cm; lungh. 32 cm; prof. 30 cm
Produzione romana, fine I secolo d.C.
Urna utilizzata per contenere le ceneri del defunto, dotata di vasca centrale scavata. Coperchio mancante. Tutti i lati risultano decorati, ad eccezione di quello posteriore. Frontalmente sono visibili due festoni a rilievo; quello superiore è più piccolo rispetto a quello inferiore, ma entrambi sfruttano come elementi di raccordo le due grandi fiaccole che si sviluppano lateralmente. Lo spazio che si viene a creare centralmente è quello dove è stata apposta l'epigrafe che recita: D(is) Manibus C(aius) Clodio Ianuario Vixit Annis XL Mensibus VIII Fecit Clodia Primigenia Coniugi Rarissimo. Da tale iscrizione si apprende che Clodia Primigenia commissionò quest'urna per ricordare l'amatissimo marito Gaio Clodio Ianuario, morto all'età di 40 anni e 8 mesi.
Il registro inferiore dell'urna mostra un putto alato e due volatili intenti a cibarsi di piccoli semi o frutti. Sui lati corti troviamo nuovamente delle fiaccole che incentrano rispettivamente un cavallo per lato, entrambi gradienti, con lunga foglia di palma posta frontalmente ad essi; questa, insieme al contenuto dell'epigrafe, potrebbe essere associata verosimilmente all'unione tra maschio e femmina.
Assimilabile al ceto libertino 'medio' di età flavia (69 - 96 d.C.).
Provenienza
Palazzo Strozzi Sacrati, Collezione M.se Uberto Strozzi Sacrati
Pandolfini Casa d'Aste, 18-19-20-21 aprile 1989, lotto 400
Collezione privata
Reperto considerato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi della legge 01/06/1939 n.1089 del 05 maggio 1991 emesso dal Superiore Ministero per i Beni Culturali e Ambientali di Roma