Lotto composto da scatola con corredo Tuareg e scettro Ehel. Popolazioni Tuareg di lingua Amazigh. Africa Occidentale, Regione di Sahel, Mauritania, fine XIX secolo – Inizio XX secolo.Ehel, Insegna Cerimoniale Matrimoniale per Tenda.Legno intagliato, inserti in metallo (bronzo, rame, argento).Sebbene sia un oggetto funzionale, l’ehel qui offerto si differenzia dagli altri esemplari conservati presso collezioni museali internazionali per la squisita raffinatezza dell’intaglio, reso da una trama geometrica astratta dal ritmo modulare cadenzato. L’oggetto, di natura funzionale ma, a sua volta, anche demarcatore di status, è composto da due parti: l’asta, la quale veniva inserita nella sabbia per sostenere e delimitare lo spazio della camera matrimoniale, e la parte superiore riccamente decorata, che fungeva da sostegno per raffinati pannelli di cuoio e/o stuoie decorative donate agli sposi, o per sorreggere le sacche da viaggio della coppia. Il reticolo geometrico è stato impreziosito dall’applicazione di sottili lamelle decorative in argento, rame e ottone, fissate con borchie, a loro volta incise con motivi geometrici di retaggio berbero, riscontrabili anche nei monili utilizzati dalle donne. La presenza di materiale prezioso è indice della doppia funzionalità dell’oggetto: quando la tenda veniva smontata durante gli spostamenti, il capo Tuareg del gruppo si contraddistingueva tramite l’utilizzo dell’ehel il quale, da oggetto cerimoniale acquisiva il ruolo di insegna di potere, raddoppiando così il suo significato. Inoltre, la patina scura osservabile sulla superficie dell’oggetto suggerisce un uso prolungato nel tempo, collocandolo probabilmente tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo.Cofanetto portagioie. Legno intagliato, inserti in metallo (bronzo, rame, argento, ottone), pigmenti.Splendido cofanetto rettangolare porta gioielli realizzato in ebano impreziosito esternamente con delicate lastre metalliche in ottone bianco e argento, rame rosso e rame giallo, due di queste fungono anche da cerniere atte all’apertura dell’oggetto. Mentre il perimetro esterno del cofanetto presenta una decorazione in metallo semplice scandita da piccole sfere che prosegue sui lati corti e sul retro, la parte frontale e superiore è riempita da combinazioni di motivi geometrici intricati i quali presentano raffinate incisioni. L’estetica Tuareg predilige prettamente una figurazione a triangoli, rettangoli e quadrati, in quanto pregni di simbologia. Le forme triangolari, ad esempio, vengono utilizzate ed indossate come protezione contro gli spiriti maligni. Inoltre, l’argento è anche considerato avere un valore benefico, in grado di attirare al bakara, ovvero benedizioni, felicità e buona fortuna.Il cofanetto, realizzato interamente a mano da uno o più artisti Tuareg, è stato utilizzato da una neo sposa per conservare al suo interno la dote, composta da preziosi monili e talismani ereditati dalla madre e regalati dal marito dopo le nozze. In genere, la quantità e la tipologia di gioielli utilizzati demarca lo status sociale della donna, segnalando se fosse nubile, sposata o vedova.La rarità dell’oggetto si riscontra all’interno, in quanto il legno si presenta foderato di cuoio e riccamente dipinto con pigmenti naturali ricreanti simboli protettivi e beneauguranti per la sposa. Tra i talismani riscontrabili si può notare una mano di Fatima, simbolo di protezione, fortuna e gioia.Il cofanetto presenta lucchetto con chiave originale perfettamente funzionante decorata in metallo finemente lavorato.Telek, pugnale da polso. Legno, inserti in metallo, pelle, pigmenti.In occasione di feste locali e di matrimoni in cui vengono organizzate competizioni in sella ai cammelli, gli uomini Tuareg usano adornare le loro vesti con un telek, pugnale da polso a lama corta, e una spada (takoba).Il raffinato telek in oggetto, completo di custodia originale realizzata in legno, metallo e pelle tinta di colore verde, presenta lama a punta forgiata in ferro, ed elsa in legno e metallo lavorato con delicate incisioni geometriche richiamanti la ricca simbologia Tuareg. Il telek veniva inserito nella parte interna dell’avambraccio ed agganciato alla veste tramite dei lacerti di pelle annodati ai due anelli applicati ai lati della custodia. In genere, l’elsa del telek viene posiziona verso il polso per facilitarne l’estrazione.Fiaschetta. Noce di cocco, sughero, corda, inserti in metallo (bronzo, rame, argento).Raro esemplare di noce di cocco essiccata e riutilizzata dagli uomini Tuareg come fiaschetta per trasportare liquidi, probabilmente acqua, acqua distillata o sostanze alcoliche. L’unicità dell’oggetto è data dalla copertura realizzata in metallo con inserti a losanghe in bronzo e argento, incisi con motivi geometrici prediletti dal gusto estetico degli artisti Tuareg. La fiaschetta è dotata di tappo in sughero estraibile, decorato in bronzo e rame. L’anello applicato sulla sommità del tappo presenta ancora la doppia cordicella con cui gli uomini Tuareg agganciavano la fiaschetta alla loro cinta.Provenienza: Collezione privata, Vicenza.Bibliografia:• Loughran, K. 2003. Jewelry, Fashion and Identity. The Tuareg Example. African Arts pp. 52-95.• Seligman, K. T. 2006. Art of Being Tuareg Sahara Nomads in a Modern World. African Arts 39(3): 56-79.• Hagan, E., Meters, L. 2006. Tuareg Jewelry: Traditional Patterns and Symbols. Xlibris.• Bickford Berzock, K. 2019. Caravans of Gold, Fragments in Time: Art, Culture, and Exchange across Medieval Saharan Africa. Princeton University of Press.Credits: Dott.ssa Deborah Dainese'.