Firma incisa Martini.
Donata dall’artista al giornalista e critico letterario Enrico Falqui (1901 – 1974), l’opera è stata modellata nel corso degli anni ’30 e forse utilizzata nel 1936-37, periodo in cui Arturo Martini lavorava all’ideazione dei modelli (dispersi) realizzati per il Concorso dell’Arco della Vittoria da collocare a Piazza Fiume in Milano; gara vinta da Martini per la grande opera monumentale progettata con gli architetti Mazzoleni e Carminati, ma non realizzata (Gatalogo ragionato, Vicenza, Neri Pozza1998 n. 438).
Vi è raffigurato un gruppo compatto di venti figure femminili in posizione stante, colte nell’atto di cantare ad alta voce, strette l’una all’altra così da formare un blocco che però risulta vivacizzato dalle pose diverse delle singole figure, collocate con efficacissima intuizione su uno spalto inclinato che conferisce alla scena un particolare fascino e una insolita animazione (un basamento simile si ritrova nella Monaca del 1919 e nel Palinuro 1946). La composizione corale sembra alludere infatti a una scena teatrale, come accadeva nel teatro antico, o comunque a un evento pubblico.
La soluzione ricorda da vicino altre composizioni come il gruppo dei Briganti (262) proposto in più versioni, terracotta e maiolica, e il gruppo delle Collegiali (Catalogo ragionato n. 267), ideate in una composizione circolare con vuoto al centro, tutte opere risalenti ai primi anni ’30; sempre al 1932 circa risale infine la terracotta in esemplare unico intitolata Tragedia greca (Catalogo ragionato n. 317) probabilmente collegata alla presente scultura se non altro per la tematica teatrale.
In considerazione di queste valutazioni e di fronte al dato di fatto che dell’opera qui in esame non conosciamo il titolo assegnato dall’artista, si propone quello provvisorio di: Coro femminile.
La presente scultura sarà inserita nella prossima edizione del Catalogo generale delle sculture di Arturo Martini, in corso di elaborazione.
Nico Stringa