Bulino. mm 380x477. Foglio: mm 440x510. Da Agl'illustrissimi, ed eccelsi signori gonfaloniere di giustizia ed anziani di Bologna (...) in occasione della solita festa popolare della Porchetta per l 'anno 1720. In Bologna: nelle stampe de'Peri, nelle Calzolarie, all'insegna dell'Angelo Custode, [1720]. Sotto un drappeggio sorretto da due putti alati con gli stemmi Pepoli, Albergati, Isolani, Bentivoglio (timbrato dall'ombrello di legazione), Grassi, Malvezzi, Lupari, Orsi è raffigurato un teatro rustico costituito da gradinate su pilastri, mentre nell'arena si svolge un torneo tra fazioni contrapposte. Il soggetto della tavola raffigura il tema dell'apparato realizzato per l'annuale festa della porchetta che si celebrava il 24 agosto in ricorrenza di San Bartolomeo. Dal XII secolo fino all’arrivo dei francesi nel 1796, il 24 agosto di ogni anno è stato per la città di Bologna un grande giorno di festa. La mattina del 24 agosto era dedicata alle funzioni religiose mentre nel pomeriggio si svolgeva la parte popolare della festa con rappresentazioni e spettacoli: la Festa della Porchetta concludeva questo ricco programma cominciato alla vigilia della festa dell’Assunta, iniziando con una corsa al palio o una giostra, seguita da un’imponente realizzazione scenica che prevedeva azioni mimiche e musicate, oppure giochi e gare di funambolismo. Al termine dello spettacolo il legato, il Gonfaloniere e le altre autorità intervenute gettavano al popolo ogni specie di volatili, cui seguiva il lancio dalla ringhiera degli Anziani del palazzo Comunale, della porchetta arrostita accompagnata da brodo bollente. Bella e fresca impressione su carta vergellata sottile con filigrana "lettere CS in cerchio singolo sormontato da trifoglio".