Olio su tela, cm. 134x104,5. Con cornice a listello
Questa tela smagliante esibisce una trama complessa ed intrigante di relazioni formali, che la mettono in contatto con alcune delle tendenze principali della pittura italiana all'altezza degli ultimi decenni del Cinquecento. L'autore di quest'opera ebbe certamente modo di viaggiare e di aggiornarsi di prima mano, presumibilmente a partire da una formazione nord-europea, sulla contemporanea pittura parmense (Parmigianio, Mazzola Bedoli), bolognese (Samacchini, Sabatini, Calvaert), toscana e centro-italiana (Barocci, Cavalier d'Arpino). Il nostro dipinto dimostra una matura metabolizzazione di questa rete di riferimenti: le forme di plastico nitore, la pittura minuziosa e levigata, i colori freddi e smaltati, caratterizzati da contrasti cromatici tipicamente manieristi (che accostano arditamente verde, arancio, rosa e viola), ma anche il bel brano di paesaggio sullo sfondo, che il gesto di Giuseppe che solleva la tenda con la mano destra sembra voler esibire al riguardante, testimoniano di un artista di alto rango, in grado di padroneggiare registri stilistici diversificati con mirabile coerenza.