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Il trionfo che ne deriva, esalta in chiave esoterica e magica tutto lo spirito apotropaico di una Città che della scaramanzia fa ragione di vita quotidiana, unendo sacro e profano in un gioco costante tra il non è vero...ma ci credo.
Il ferro di cavallo, è certamente tra i simboli più emblematici di questa filosofia partenopea.
Il suo uso di forte azione contro ogni male, affonda le radici nella sua forma che ricorda magicamente la luna di Iside, quanto il ventre femminile , e trova ragione nell'episodio che narra del Diavolo che finalmente liberato dal tormento di un ferro di cavallo erroneamente saldato al suo zoccolo caprino, giurò di preservare dalle sue malazioni chiunque avesse esposto nella sua dimora appunto un ferro di cavallo a memoria del beneficio ricevuto.
Lo smalto rosso vuole citare il sangue di San Gennaro che nel suo miracolo di liquefazione, protegge la città dallo Sterminator Vesevo e da ogni disgrazia.