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Nella pittura di Migliaro un gruppo di case non rappresentava solo uno spunto coreografico. L'arco di Sant'Eligio, il Basso Porto, Piazza Francese, il mercato, non erano fondali inerti che il pittore issava per accogliere per accogliere sviluppi di episodi e gesticolazioni colorite. Per il pittore, la struttura architettonica, non segnalavano solo una cadenza ritmica di volumi ma il segno della tradizione
Rosario Caputo, Vincenzo Migliaro, pag. 15, Napoli, 2001