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Nato a Napoli nel 1935, Gianni Pisani iniziò il suo percorso artistico all’Accademia di Belle Arti di Napoli come allievo del Maestro Emilio Notte. I primi riconoscimenti artistici li ebbe in giovane età: a vent’anni, nel 1955, vinse il Premio alla Mostra Nazionale delle Accademie di Belle Arti e il Premio Cesenatico con l’opera “Crocifissione”, realizzata su tessuto, che avviò una sperimentazione sulla molteplicità dei media che avrebbe caratterizzato tutta la sua successiva ricerca. Nel 1960 si avvicinò alle tendenze internazionali tra New Dada e object art, per poi avvicinarsi, negli anni ’70 alla Pop Art.
Nel 1984, dopo aver insegnato a Milano, tornò a Napoli, prima insegnando e poi diventando direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, incarico retto per 14 anni. Ha lavorato a diversi progetti in collaborazione con alcune delle personalità più influenti dell’arte contemporanea italiana, come Gillo Dorfles e Lucio Amelio. In Italia ha partecipato tre volte alla Quadriennale di Roma, e alla 46ma Biennale d’Arte di Venezia. Nel 1999 gli fu dedicata una grande personale a Palazzo Reale di Napoli, mentre nel 2003 a Castel Dell’Ovo e nel 2016 al Palazzo delle Arti di Napoli. I suoi lavori sono conservati in molte collezioni pubbliche della città, a Castel Sant’Elmo, al Museo di Capodimonte e al Madre. Una sua opera, Il treno che parte dall’isola, è installata all’esterno della stazione Salvator Rosa della Metropolitana di Napoli.