In-folio. Legatura del ‘600 in pergamena verde, piatti con al centro l'elaborato stemma del principe Luigi II di Borbone-Condé impresso in oro e filetti dorati nei margini, dorso con tassello rosso e giglio impresso in oro nei sei scomparti; angoli superiori e cerniere restaurate. Con due marche tipografiche, 16 graziose vignette e 16 grandi capilettera ornamentali al principio di ogni satira, e 37 capilettera decorativi più piccoli sparsi nel testo, il tutto inc. in legno. (6), 143, (1 bianco) ff.; assai lieve alone d'umidità verso la fine altrimenti esemplare molto buono.
Il principe Luigi II di Borbone-Condé (1621-86) fu il più noto rappresentante del ramo dei Condé dei Borbone di Francia ed uno dei più abili condottieri del Seicento. Per le sue notevoli capacità militari venne soprannominato il Gran Condé e l'Alessandro Magno di Francia.
Buona e non comune edizione delle Satire, apprezzata per la cura del testo e i commenti dell'umanista tipografo Badio Ascensio e specialmente del latinista Giovanni Britannico: « per tutto il secolo XVI il suo Persio e il suo Giovenale furono preferiti a quelli di altri umanisti famosi » (DBI XIV, p. 342). Il poeta romano Giovenale esprime nelle Satire tutta la sua indignazione per il degrado della società in cui si trova a vivere. Adams J-763. Olschki, Choix, IV, 4720 Sander 3740 (nota, e con una dettagliata descrizione dell'edizione del 1523 di cui questa è una ristampa). Guigard, Nouvel armorial du bibliophile, I, p. 46.