Italia del Nord, lunghezza 45,5 cm.
metà del XVII Sec. Canna liscia a due ordini dotata di cornice modanata in culatta, e di gioia di bocca in volata; il primo segmento ottagonale, recante al dorso la marcatura LAZARINO COMINAZZO e nervature longitudinali agli angoli, il secondo segmento a faccettature longitudinali. In volata cal. 12,5 cmm. Batteria a ruota esterna intagliata a foglie; il collo del cane angolato con base a balaustro culminante in un bocciolo dal quale si protrude la seconda parte del collo, anche le ganasce di lavoro ben rifinite. All'interno della cartella il marchio G A con stella a sei punte e corona a sormontare il tutto, in basso un'altra G. La meccanica con alcuni componenti leggermente intagliati. Cassa intera in radica, in buono stato di conservazione senza crepe strutturali, forse l'astina con restauro. Fornimenti in ferro con decori di qualità. Lo scudetto dorsale tutto lavorato al traforo con una fitta trama di racemi e boccioli come anche le placche dell'impugnatura e i due elementi di contropiastra (mancante il gancio da cintura) con eleganti racemi e fiori. La coccia a fungo di forma schiacciata sui fianchi con cornice in rilievo a grottesche di serpenti intrecciati con fiori, al culmine una rosetta sempre in rilievo. Il ponticello con banda intagliata en suite con la coccia. Il grilletto finemente lavorato a pesce. Il reggibacchetta riprende il medesimo decoro degli altri elementi. La bacchetta, probabilmente antica, con bel battipalla tornito e cavastracci in ferro. Pistola elegante nella tipica alta qualità dei maestri bresciani.