firma sul retro: etichetta e timbri eredit Rosai.L'opera accompagnata dal certificato dell'Archivio Ottone Rosai, che data l'opera attorno al 1955PROVENIENZAStudio dell'artistaCollezione privata, Trieste''Gli uomini cavi di Eliot e de Chirico hanno voluto descrivere allusivamente e ironicamente l'uomo di oggi, ma nessuno si messo come Rosai di fronte a quest'uomo non per giudicare ma per esserne giudicato. chiaro che Rosai porta l'uomo sul banco degli imputati, ma poi siede accanto a lui sul medesimo banco, troppo cristianamente convinto di non dover giudicare. In questo senso non conosco, e forse non c', pittura meno della sua orgogliosa, anzi, in molti autoritratti, si dimostra con quale impietoso occhio Rosai abbia guardato a se stesso.'' Alessandro Parronchi