Maiolica. Altezza cm 24. Conservazione: ottima
Si tratta di una tipica “boccia” veneziana, a corpo globulare, poggiante su base piatta e dello stesso diametro della bocca, che è ad orlo leggermente estroflesso. Dipinta in piena policromia
Anche in assenza del cartiglio, si può ipotizzare che l’opera fosse di destinazione farmaceutica, genere in cui si era specializzata la feconda bottega di mastro Domenego a Venezia nel corso della seconda metà del ‘500. Come molte di queste “bocce” uscite dalla nota bottega veneziana, coniuga le flessuose cadenze dei fogliami e frutti come sfondo complementare a due grandi medaglioni a fondo giallo molto luminoso, entro cui campeggiano in tutta la loro monumentale ampiezza due busti, decisamente influenzato, nell’iconografia e nel ductus, tutto fluidità e scioltezza, dell’osservazione dell’ambiente pittorico lagunare. Per confronti con vasellami della stessa tipologia, nel Museo di Faenza, v.: RAVANELLI GUIDOTTI C., Omaggio a Venezia, maioliche veneziane tra Manierismo e Barocco nelle raccolte del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, II, Faenza 1998, pp. 69-92