Porcellana. Marca: “Ven.a” in rosso; lettera “N” incisa. Altezza cm 12,8 Conservazione: beccuccio staccato alla base, riposizionato con restauro mussale conservativo; tre piccoli restauri al bordo del coperchio. Provenienza: Collezione Ernesto F. Blohm, asta Christie’s Londra, 10 aprile 1989
Teiera dalla forma sferica dipinta in policromia su un lato con un arciere orientale che mira con l’arco ad uccelli acquatici, un secondo è appoggiato a un rudere architettonico. Sull’altro lato scena con orientali dove un servitore porge una tazza di tè ad un dignitario. Coperchio decorato in rosso con elementi vegetali stilizzati
La decorazione è da attribuire alla mano di Duramano, pittore citato nei documenti della manifattura. Lo stesso soggetto lo troviamo su un piatto, ora in collezione privata, vedi L.Melegati, Giovanni Vezzi e le sue porcellane, 1998, pp. 208-209, che pubblica pure alle pp. 212-213 la nostra teiera (anche in A.Mottola Molfino, L’Arte della Porcellana in Italia, 1976, I, fig. 81-82)
Un’altra teiera attribuita a Duramano si trova a Torino, Museo Civico di Palazzo Madama (cfr. F. Stazzi, Porcellane della casa eccellentissima Vezzi (1720-1727), 1967, tav. LXXV; anche in A.Mottola Molfino, op.cit. tav. VI e fig. 85)