Si ringrazia la Prof.ssa Donatella Biagi Maino per aver confermato l'attribuzione dell'opera dopo visione dal vivo.Prova squisita della notevolissima abilità grafica e inventiva di Pietro Fancelli, protagonista dell’ultima stagione di piena autonomia della pittura bolognese, tra Sette e Ottocento, il disegno è da considerare il progetto per un dipinto o forse una statua con un putto che gioca con un delfino, un soggetto dall’antichità replicato per la realizzazione di fontane aggraziate e piacevoli. La qualità della resa, nell’uso rinterzato della biacca a sottolineare le forme del fanciullo creando punti di luce è eccellente, e rende quest’opera di certo interesse per la conoscenza dell’arte di questo pittore le cui peculiarità, nelle non poche opere che ad oggi gli si riconoscono, lo caratterizzano come personaggio di spicco nella Bologna di primo Ottocento, in virtù anche della sua capacità di perseguire uno stile non succubo delle mode imperanti.