Olio, grafite e pennarello su tavola di betulla, cm 137,2x96,5
2003
Titolo in alto al centro
Iscrizioni autografe sul retro
Provenienza:
Stuart Shave Modern Art, Londra;
Marino Golinelli Collection, Bologna;
Asta Phillips de Pury & Company, London, The Marino Golinelli Collection, 13 Ottobre 2007;
ivi acquisito dall'attuale proprietario
Si ringrazia James Southall Ford, della Stuart Shave Modern Art Gallery, per l'aiuto nella compilazione di questa scheda
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Erik Parker (Stoccarda, 1968) è noto per la sua visione del caos organizzata, dipinta tramite composizioni da cartone animato dinamiche e complesse, con elementi che si ispirano sia al corpo umano che al mondo vegetale e animale.
L’educazione non convenzionale dell’artista, nato in Germania ma cresciuto a San Antonio, Texas, lo ha influenzato a creare le opere che lo hanno reso famoso. Da bambino, cresciuto nella prima metà degli anni '80, era interessato alla controcultura americana dell'epoca, dominata dallo skateboard, dal punk rock e dall'hip-hop. Ed è proprio da questi elementi che Parker trae ispirazione per le sue opere: ma oltre alla psichedelia, ai fumetti underground e all'heavy metal, l’artista studia anche artisti come Picasso, Bacon e Liechtenstein; con il risultato che i riferimenti storici dell'arte più nota sono giustapposti alle figure di cartoni animati.
L'insieme di tutti questi elementi crea qualcosa di visivamente alternativo: come nell'altamente rappresentativo grande e colorato olio, grafite e pennarello su tavola da titolo “Groovy BOB”, realizzato nel 2003 e qui presentato, Parker stratifica le immagini, creando un collage psichedelico attraverso l’uso di forme apparentemente infinite, utilizzando colori accesi, attraverso uno stile che limita l’eccessiva saturazione delle immagini visive odierne: “Cerco di inserire il più possibile in un dipinto. Cerco di fare dipinti carichi, perché viviamo in tempi carichi”. (Tratto dall’intervista ad Erik Parker, a cura della Paul Kasmin Gallery, 2015).