Questa tela di notevole forza espressiva e marcato naturalismo costituisce una seconda versione autografa, con un possibile intervento da parte di aiuti, di un dipinto in tutto simile passato nella vendita Porro a Milano del 9 novembre 2005 (lotto 163) e oggi in collezione privata a Savona (Zennaro, I, A87, pp. 352-3). La presenza del pastorale e della mitria, nonché la freccia in mano al Bambino, permettono di identificare il santo in Agostino, vescovo di Ippona. Tipica di Assereto è la pittura densamente materica, l'impianto plastico del gruppo delle tre figure e le predilette tonalità scure che insistono sui marroni e sui grigi, su cui ha modo di spiccare il biancore del corpo di Gesù bambino in primo piano.
BIBLIOGRAFIA:
T. Zennaro, Gioacchino Assereto e i pittori della sua scuola, Edizioni dei Soncino, Soncino 2011.