JEAN PIERRE VELLY

Acquaforte, bulino e puntasecca su rame. mm 295x390. Foglio: mm 460x595. Bülmann, 1972; Micacchi, 1974; Morini, 1974; Scheiwiller, 1975, p. 92; Micacchi,1977; Tebano, 1979, p. 11; Dell’Orso, 1989; Bilardello, 1991;Trucchi, 1993; Dell’Orso, 1991; Appella, 2002, p.14; Soavi, 2002; J. e P. Higonnet, 2007, p. 23; Préaud, 2007, p. 13; J. e P. Higonnet, 2009, pp. 15-16, 27-28; P. Higonnet, 2009, p. 202. Firmata e itolata a penna in basso a sinistra, dedicata e firmata a matita in basso a destra. Le massacre des innocents è tra le più celebrate, rare e ricercate tra le incisioni di Velly. "Il riferimento al tema biblico della fine violenta della vita - in questo caso vengono evocati gli innocenti - più che celare un’eco delle guerre e stragi dell’epoca (l’artista è del tutto disinteressato a una visione politica dei fatti umani) dimostra una visione escatologica e apocalittica dell’esistenza,che sempre accompagnò Velly, qui rappresentata come forza cosmica ineluttabile che conduce verso la morte". Cfr. G. Scaloni in Jean Pierre Velly. L'ombra e la luce, a cura di a cura di P. L. Berto, G. Mariani, M. Nocca, catalogo della mostra, Roma – Istituto centrale per la grafica. Palazzo Poli, Roma 2016, n. 16, pp. 116-117.