Acquaforte e puntasecca. mm 257x378. Foglio: mm 355x458. Bartsch, XX, 18. Bellini (Testa), 38. Cropper, 114. Bellissima impressione nel II stato di 5 dopo la comparsa della dedica a Fabrizio Cellesio, con la firma dell'artista e la data "1648", e la tavoletta con il motto sulla parete di sinistra. Carta vergellata lievemente spessa con filigrana "fiore di giglio in cerchio singolo" (Woodward, 97-99. Roma, 1566-1582). Nel 1648 Testa firmò e datò due stampe: Il Simposio e Il suicidio di Catone, temi puramente filosofici derivati ??dalla lettura di autori antichi che introducono l'ultima fase della breve carriera dell'autore. Qui sono rappresentati gli amici di Socrate, riuniti in casa di Agatone per un banchetto dove i commensali produrranno a turno un elogio sull'amore: Socrate parlerà per ultimo, prima di lui Agatone descrive l'Amore come il più bello degli dei, duttile ed elegante, temperato e valoroso, ispiratore di tutta la creazione, sia delle Muse che di Efesto, di Pallade o di Zeus. Socrate descrive invece l'Amore come il desiderio appassionato del bello, l'Idea, a cui farà seguire la descrizione di Eros, in questo momento entra il bellissimo Alcibiade ubriaco, portando una ghirlanda di viole ed edera da donare ad Agatone, ma con la quale alla fine incoronerà Socrate.