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36

Gregorio Preti

 Gregorio Preti
(Taverna, 1603 – Roma, 1672)
CRISTO DERISO
olio su tela, cm 73x98,5

THE MOCKING OF CHRIST
oil on canvas, cm 73x98,5

Inedito e non documentato, come peraltro la quasi totalità delle opere oggi attendibilmente riferite al suo catalogo, il dipinto qui presentato va indubbiamente restituito a Gregorio Preti.
Gli studi moderni culminati nella mostra a lui dedicata tenuta a Cosenza nel 2004 (Gregorio Preti, calabrese (1603-1672). Un problema aperto. Cosenza, Palazzo Arnone maggio-luglio 2004. A cura di Rossella Vodret e Giorgio Leone) hanno risarcito una personalità da sempre nel cono d’ombra del celebre fratello, mettendone in luce la sostanziale autonomia rispetto alle scelte di quest’ultimo.
Sebbene documenti diversi accertino la presenza di Gregorio a Roma a partire dal 1632 (ma forse già nel 1624, come sostiene Vodret) nessuno di essi chiarisce la cronologia delle sue opere pubbliche - ad eccezione della decorazione in S. Carlo ai Catinari compiuta insieme a Mattia nel 1651-52 – e tanto meno di quelle private, non essendo state ritrovate le tele eseguite per casa Colonna nel 1651.
I confronti possibili con il nostro dipinto rimandano comunque a opere generalmente riferite al sesto decennio del secolo, quali il Martirio di San Bartolomeo (Torino, Accademia Sabauda) e, nonostante la disparità di misure, le due grandi scene neo-testamentarie a Roma a Palazzo Taverna, dalla raccolta di Pietro Gabrielli dove sono documentate come di sua mano già nel 1700: si vedano in particolare le figure dei commensali nelle Nozze in casa del Fariseo.





Dipinti antichi
mer 15 NOVEMBRE 2023
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