L'opera è da ritenersi una derivazione ispirata al ciclo degli elementi di Francesco Albani, conservata presso la Galleria Sabauda, Palazzo Reale, a Torino (n. inv. 479). La tela qui proposta è di dimensioni più piccole (135 cm) rispetto a quella torinese (180 cm).La serie degli elementi fu commissionata dal cardinale Maurizio di Savoia dopo il 1622, in seguito alla visione delle storie di Venere e Diana realizzata dall'Albani per Scipione Borghese, di cui rimase affascinato.Le quattro tele giunsero a Torino nel 1633 e vennero collocate inizialmente nella Sala delle Rose al Castello di Valentino, per poi essere trasferite a Palazzo Reale. Sotto il dominio di Napoleone furono portate a Parigi nel 1796 per poi rientrare in patria nel 1814, dove vennero collocate nella Galleria Sabauda. Il ciclo riscosse molto successo e Albani fu lodato dai critici del tempo per il modo in cui mito e natura vengono idealizzati nelle opere e per la loro importanza estetica e decorativa.