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Cuprum. Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

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Meister Der Gansemannchens, Ambito di

Viandanti

 Bronzo con patina naturale bruna su tracce di patina nera, Viandante sin.: tot. 25,5x12x13 cm - Bronzo 21,5x10x11 cm Viandante dx.: tot. 26,5x12x13 cm - Bronzo 22x7,5x9 cm
Norimberga, probabilmente XVII secolo

Coppia di bronzetti raffigurante due viandanti in abiti rinascimentali recanti sulle spalle gerle per il trasporto delle merci. Su una gerla è inciso a Rom(a) e sull'altra a Brest


Confronti

Si veda per confronto gli analoghi bronzetti della Wallace Collection (Londra) e quelli del Museo del Palazzo di Venezia (Roma).

Il curatore del catalogo Wallace Collection scheda le due sculturine come francesi di fine XVII - inizio XVIII secolo e raffiguranti una coppia di venditori ambulanti (pedlar).

 

La versione di Palazzo Venezia è stata invece riconosciuta da Santangelo come opera dell’ignoto maestro del ’500 conosciuto come “Meister der Gansemannchens (il maestro dell'omino dalle oche), in quanto autore della fontana della piazza di Norimberga al cui vertice svetta la figura di un uomo con due oche sotto le braccia, attribuzione radicalmente confutata da Pietro Cannata che  data i due viandanti addirittura al XIX secolo.


Registriamo anche il passaggio sul mercato londinese di una coppia analoga, riconosciuta in quell’occasione come italo-fiamminga (Sotheby's, 9 giugno 1987, n.112).

Da rilevare che nella coppia della Wallace su una gerla sta scritto A Roma e sull'altra A Venice. Scritte che nella coppia  Sotheby's diventano A Roma e A Brest, proprio come nella nostra.

Tutte le fusioni citate sono simili ma non identiche. Un attento esame delle nostre statuine, soprattutto dei volti e delle mani, rivela ad esempio una lavorazione più rifinita e realistica di quella che caratterizza i prototipi Wallace Collection e Palazzo Venezia. E colpiscono per gustosa originalità i ricercati dettagli dell’abbigliamento del viandante che abbina a un corpetto con maniche a sbuffo un’attillata calzamaglia con conchiglia a forma di fiore sorretta da cordoni che passano sotto le natiche.

La controversa vicenda attributiva nulla toglie all’evidente qualità e all’interesse  delle due sculturine,  per le quali si propone una datazione seicentesca in ambito norimberghese.



Cuprum. Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800
mar 19 SETTEMBRE 2023
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