«[...] cosicché il poeta futurista potrà utilizzare finalmente tutte le onomatopee, anche le più cacofoniche, che riproducono gl'innumerevoli rumori della materia in movimento.», Milano: Direzione del Movimento Futurista, 11 agosto 1912.
In-4° (mm 290x230). Carte [2]. Minimi strappetti marginali, altrimenti ottima copia.