Pennello e acquerello a colori, penna e inchiostro bruno, carta vergellata lievemente spessa con filigrana "tre monti e lettere AM". mm 360x490. Mappa disegnata a mano del Capitanato della Montagna pistoiese, organo giuridico in vita dal 1330 al 1772, magistratura straordinaria istituita allo scopo di controllare militarmente la zona e di reprimere le sommosse. La Repubblica Fiorentina, nel 1373, volle che la carica di Capitano fosse assegnata a un proprio cittadino dipendente direttamente da Firenze. In seguito la politica del Granduca Leopoldo, operò una generale riforma anche degli organi giudiziari: diversi provvedimenti stabilirono in conclusione che i Capitani non avessero limite temporale di mandato e che venissero scelti secondo criteri di preparazione oggettiva. Essi dovevano aver conseguito laurea dottorale all'Università di Pisa e proseguito gli studi in giurisprudenza per sei anni presso giudici civili e criminali o presso avvocati importanti. Il 30 settembre 1772 la Legge per il nuovo Compartimento dei Tribunali di Giustizia dello Stato fiorentino fornì nuove norme riguardanti competenze di Vicari e Podestà. A seguito di questa riforma al posto del Capitanato della Montagna di Pistoia venne creato, con le stesse competenze giudiziarie, il Vicariato di San Marcello Pistoiese.